CORSARO DALMATA: Arrembaggio in mare e sulla terraferma (Italian Edition) https://a.co/d/2rmoqmS
Arrembaggio in mare e sulla terraferma
Potrebbe essere un manuale per superare brillantemente naufragi e fallimenti nella navigazione a vela sul mare e nella sopravvivenza sulla terraferma.Il tutto iniziò con un naufragio in tenera età. Fu salvato ancora in fasce dal fiume Adige come Mosè dal Nilo. Trauma infantile che lo condizionerà a vita: non imparerà più a nuotare ma sfiderà il mare sempre più lontano.
Iniziò sua carriera velica in modo rocambolesco: il suo primo paziente, da neolaureato in medicina, gli regala una deriva in legno autocostruita, molto primitiva. Le vele sono in cotone grezzo tratte da un lenzuolo matrimoniale.
La sua prima barca a vela cabinata naufragò nel suo porto d'armamento con le cime d'ormeggio appese.
Quindi conquistò prima l'Adriatico poi l'Atlantico con le successive barche sempre più grandi.
Scopri in tarda età l'origine della sua folle passione per il mare: figlio di agricoltori e nato in una sperduta campagna della bassa padana, con nessun precedente nautico in famiglia, aveva però degli antenati nativi della Dalmazia che si gloriarono per i servizi resi al soldo della Serenissima, come corsari d'alto bordo.
EDITORE Independently published (8 giugno 2023)
ISBN 9798394917837
EDIZIONE 2023
LINGUA Italiano
PAGINE 128
FORMATO 152 x 229 mm
RILEGATURA Brossura
PREZZO DI COPERTINA € 10,93 (cartaceo)
Ordinaria follia in mare e sulla terraferma
Questo saggio segue al precedente dello stesso autore "Il pensionauta folle". E' sempre il binomio vela e follia che viene messo a confronto e che convive nello psichiatra scrittore. Uno psichiatra velista che si autodefinisce schizofrenico e che si cura con la pratica della vela. Ma la vela, a sua volta, è lo sport dei folli, che quindi può causare follia. La vela cura ma può anche determinare follia, è causa ed effetto, allo stesso tempo. E' la vela ad essere una passione folle ma è anche lo sport più sano e naturale tanto da essere la cura della follia. Di questo doppio paradosso parla l'autore, folle di suo, e pure follemente appassionato velista. Ripercorre la propria carriera professionale abbinandola alla sua carriera velica con le sue cinque barche a vela, ognuna delle quali ha scandito le varie fasi della sua progressione di carriera fino al suo apice ed al suo collocamento in quiescenza. Due storie curiosamente parallele tra quella del velista e quella dello psichiatra fino a fondersi e confondersi in una fortuita e fortunata combinazione. Ne consegue un variopinto, talora scandaloso, incrocio tra spunti ed aneddoti di vela vissuta e di vita vissuta.
Vent’anni di navigazione di uno psichiatra
Disponibile anche su Amazon.
L'autore, velista e psichiatra, vuota il sacco rispetto alle sue esperienze personali, non quelle professionali, ma rispetto alle sue due malattie più gravi, il cancro e la schizofrenia, di cui dichiara di soffrire da sempre.
Ripresenta il suo libro di 33 anni fa che portava il titolo di "ENIGMA CANCRO".
Il titolo attuale, "CH' A T' VE'GNA 'N CANCHÊR", è forse dissacrante, ma ora i tempi son maturi e si può finalmente abbandonare infingimenti e falsi pudori.
La lotta per la vita comporta l'accettazione di ogni forma di malcelata maledizione, che un ostile e competitivo ambiente di lavoro ti può riservate, ma che l'utilizzo del lessico dialettale reggiano aiuta a superare brillantemente ed allegramente.